Le biblioteche 2.0: fra tradizione e innovazione

Le biblioteche 2.0: fra tradizione e innovazione

Sale cinematografiche, stampanti 3d, cucine super attrezzate: le nuove biblioteche, delle forme strabilianti, non prestano solo libri ma sono sempre di più spazi trendy dove sperimentare e divertirsi.

Da sempre luogo riservato alla lettura, alla cultura e al silenzio

Le biblioteche, con l’avvento di Internet e degli ebook hanno progressivamente perso visitatori.

Da ciò è nata la necessità di aggiornarsi e proporre nuove formule.

Oggi chi trascorre una giornata tra libri e scaffali non lo fa più solo per isolarsi e leggere, ma anche per visitare una mostra, seguire un corso o partecipare ad un concerto.

Quelli che un tempo erano luoghi di rifugio per studenti e ricercatori oggi sono spazi hitec e polifunzionali, molto frequentati anche dai giovani e durante il weekend.

La biblioteca pubblica è diventata un luogo di aggregazione sociale per tutte le età, confortevole, dove è piacevole andare a trascorrere del tempo, anche in compagnia.

L’idea di base è che nel momento di massima diffusione dei social network bisogna puntare sull’unica cosa che il web non può dare, cioè la fisicità di un bel posto.

Di ritorno, queste nuove biblioteche così innovative da un punto di vista architettonico possono offrire spunti per scatti altamente “instagrammabili”.

Tra le biblioteche più spettacolari del pianeta, ad esempio, c’è la Tianjin Binhai Library in Cina.

TIANJIN, CHINA – OCTOBER 29: The Tianjin Binhai New Area Library, called ‘the eye of Binhai’, is located at the cultural center of Binhai New Area on October 29, 2017 in Tianjin, China. (Photo by VCG/VCG via Getty Images)

Questa struttura architettonica comprende persino un auditorium per concerti a forma di sfera luminosa, ma quello che più stupisce sono gli scaffali per i libri, fatti a forma di lunghe scale sulle quali ci si può sedere per leggere liberamente.

In Italia merita attenzione la Salaborsa a Bologna.

Qui, oltre alla presenza di una postazione per l’ascolto di poesie sonore, si può prenotare una visita guidata per scoprire gli scavi archeologici sotto il pavimento di cristallo della piazza coperta.

Visitare biblioteche può essere anche un modo per scoprire le città da insider, soprattutto se si tratta di location che hanno una storia da raccontare.

A Cesena, ad esempio, si trova la biblioteca Malatestiana.

Già dal 2005 è stata inserita dall’Unesco nel Registro della Memoria del Mondo in quanto è l’unica interamente conservata nell’architettura (un convento del ‘400), negli arredi e nella dotazione di volumi.

In Arcansas, invece, la Hillary Rodham Clinton Children’s Library di Little Rock è stata premiata perché ospita al suo interno persino una cucina super attrezzata dove i bambini possono sperimentare ai fornelli.

La Oodi, la biblioteca centrale di Helsinki, riserva ai volumi solo un terzo del suo spazio, all’ultimo piano.

La Oodi la biblioteca 2.0

Negli altri si trovano una sala cinematografica, alcune caffetterie e addirittura uno spazio attrezzato con stampanti 3D, macchine per cucire e per il ricamo.

È ormai chiaro che i topi di biblioteca non esistono più e che questi luoghi un tempo così oscuri e polverosi si stanno definitivamente trasformando in spazi tecnologici, inclusivi e di grande sperimentazione.

Marco Racchella

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