Diario di una stagista: Un flusso di emozioni
E’ già giovedì, come volano le settimane, dal diario di una stagista: “Un flusso di emozioni”.
Oggi, faremo un viaggio solo con la fantasia, anche perchè da un anno non possiamo prendere un aereo o un treno, senza avere una giusta motivazione.
State tranquilli, perchè avremo bisogno solo delle emozioni, non dovremo prendere nessun mezzo di trasporto.
Lo so, stavate già pensando al biglietto da comprare e la vostra mente, forse, era già indirizzata verso il prezzo.
L’unica cosa che vi chiedo, però, è di lasciarvi guidare dalle emozioni, in questo viaggio un pò particolare.
Ogni giorno, siamo invasi da un flusso di emozioni, sia positive sia negative quindi non sarà difficile.
Il problema che siamo troppo impegnati a svolgere le nostre vita quotidiana e non ce ne accorgiamo.
In questo viaggio, sarà impossibile non rendersene conto.
Fidatevi.
Le emozioni dei giovani
I giovani, sono piuttosto vulnerabili, perchè cambiano di continuo il loro stato d’animo: possono svegliarsi felici e dopo poche ore mutare il loro atteggiamento e diventare improvvisamente irascibili.
Parlo proprio io, che sono lunatica di natura.
Nell’arco di una giornata posso arrivare ad assumere diversi comportamenti: passo da essere felice a diventare scorbutica, in pochi millesimi di secondi.
Sono un pò camaleontica, in fondo, le emozioni non si possono fermare.
Pronti, partenza, via!
Che il viaggio alla scoperta delle emozioni abbi inizio!
È consigliato, ascoltare musica, preferibilmente indossando un paio di cuffie: potete ascoltare qualsiasi canzone, non c’è nessun vincolo.
La musica vi aiuterà a distogliere l’attenzione da ciò che vi circonda e vi permetterà di isolare, per un questo breve viaggio, i pensieri quotidiani.
Inoltre vi farà sentire il flusso di emozioni che nasce dentro di voi.
Questo è il potere della musica.
Emozioni universali
Secondo gli studi effettuati da Paul Ekman, esistono sette emozioni, che sono condivise da tutte le culture: felicità, rabbia, disprezzo, disgusto, paura, sorpresa, tristezza.
Tutti popoli anche se presentano molto differenze culturali, politiche, sociali hanno lo stesso modo di comunicare quello che sentono.
Attraverso lo studio delle microespressioni facciali delle diverse culture, si è giunti a sviluppare la teoria universale delle emozioni.
Un mio giudizio
Quando proviamo emozioni? Io risponderei ovunque.
Anche la rabbia e la paura, come hanno mostrato le ricerche di Ekman, sono da considerare stati d’animo a tutti gli effetti.
Io non sopporto le persone indifferenti che non provano nulla sia nei confronti degli altri ma anche della realtà che li circonda.
Fanno fatica a far trasparire quello che provano e io mi chiedo come facciano ad essere così freddi.
Vi ho svelato una delle caratteristiche delle persone che mi dà fastidio: l’apatia totale.
Forse, sarò io troppo sensibile.
Comunicare emozioni
Provare emozioni non significa solo commuoversi per una canzone, per un libro o di fronte ad un film drammatico.
Siamo tutti in grado di sentire emozioni, perchè in fondo anche quelli più cinici proveranno una minima soglia di sensazioni.
Forse non vogliono condividere quello che provano con il resto del mondo e forse sono solo un pò egoisti.
Ma attenzione è più difficile comunicare emozioni, perchè bisogna trasferire quello che abbiamo dentro e riuscire a trasmetterlo agli altri.
Questo è complicato perchè non sempre le persone riescono a decifrare le emozioni. Solo le persone empatiche hanno la capacità di mettersi nei panni degli altri.
Però, ci sono due segnali che possono aiutare l’interlocutore: il tono di voce e le espressioni facciali.
Le emozioni in musica
Nel linguaggio musicale è più facile comunicare emozioni a differenza di quando parliamo.
Vi immaginate un modo diverso di comunicare?
Mi piacerebbe svegliarmi un giorno e comunicare con gli altri, solo attraverso il canto.
Quanto sarebbe bello!
In fondo è iniziata una nuova era: tutto si rivoluziona in maniera veloce e anche il linguaggio potrebbe aggiornarsi.
Certo, non sarebbe facile per tutti. Alcuni dovrebbero fare molta pratica. Scherzo, dai.
Inside Out
Dopo questa simpatica digressione, ritorniamo alle emozioni.
Oggi vi propongo un film d’animazione, “Inside Out” diretto da Pete Docter nel 2015.
Questa pellicola presenta lo scopo del nostro viaggio: riuscire a capire quanto le emozioni governino le nostre attività come succede alla ragazzina Riley.
Se non lo avete ancora visto, vi lascio qui il trailer, così vi rendete subito conto quanto la gioia, la paura, la rabbia, il disgusto e la tristezza possano influenzare le nostre vite.
Il film rappresenta la mente umana e tutto ciò che succede quando, semplicemente, viviamo.
La vostra playlist preferita
Alla fine del mio diario, concludo sempre con il consiglio musicale, oggi lascio a voi la scelta.
Intanto lungo il viaggio avrete già ascoltato le vostre canzoni preferite.
Spero che abbiate creato una playlist su vostra misura perché, a seconda di quella, avrete provato sensazioni diverse.
Non tutti percepiamo le emozioni allo stesso modo: alcuni sono sensibili, altri ipersensibili, e poi c’è la categoria di persone più ciniche.
Mi raccomando, non siate indifferenti continuate a farvi guidare dalle emozioni e non perdete mai la voglia di comunicarle.
Io vi aspetto sempre qui nel diario per regalarvi ancora i miei consigli.
Ma non solo, seguitemi poi ogni martedì e giovedì su SilverMusic Radio insieme a Marco e Marina, ad MRP ON AIR, dalle 10:00 alle 12:00.
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